Un’orribile scia di sangue

Ormai più di tre mesi or sono, il 25 maggio 2022 la nostra Associazione, unica nel panorama pavese, ha organizzato presso la nostra sede un’occasione di confronto e approfondimento sul tema della pace, magistralmente introdotta da Elisa Signori (del dipartimento di Studi Umanistici – già professore ordinario di Storia contemporanea – ora direttore dell’Istituto pavese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea) e da Don Giuseppe Rizzardi (professore universitario e Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze religiose di Pavia) e arricchita da numerosi ed appassionati interventi.

Elisa Signori ci ha ricordato che la storia dell’uomo in generale e nel secolo scorso è stata segnata dai conflitti e che la pace non è che l’intervallo più o meno lungo tra le guerre.

Ahimè, quanto risponde a verità questa sua definizione! Le azioni belliche in Ucraina non cessano anche se oramai sono considerati fatti di cronaca meno rilevanti e sono scivolate dai titoli di testa alle pagine interne dei media, come se inesorabili non si registrassero ogni giorno morte, distruzione, rischi nucleari e difficoltà negli approvvigionamenti che esasperano la povertà e la fame.

Ci stiamo abituando alla guerra? Non possiamo e non dobbiamo derubricarla nelle nostre coscienze come ci insegnano volontari e Onlus che non cessano in molti paesi di assistere i profughi e di soccorrere malati e feriti.

Intanto echi di guerra antichi e nuovi si levano in altre parti del mondo a Taiwan, tra Israele e Palestina, tra paesi della ex Jugoslavia e nei molti teatri bellici colpevolmente ignorati e dimenticati specie in Africa.

È necessario riprendere l’iniziativa, ridestare le coscienze, rimettere la pace al centro dell’attenzione ed al primo posto. Per quel che ci è possibile continueremo a farlo.

Articolo di Donatella Lotzniker, tratto da “Il ponte”, settembre 2022