Dopo una nutrita serie di libri segnalati, letti, recensiti e commentati on line dagli aderenti al Circolo nel 2022 sono stati effettuati incontri dal vivo a partire dal marzo, superata l’emergenza del Covid.

Il primo è stato con don Ferdinando Sudati, traduttore di tutti i libri di John Shelby Spong e autore di testi teologici. Sudati ha sottolineato l’esigenza di Riformare tutte le Chiese e Istituzioni, a cominciare da una lettura non letterale dei Testi sacri che vanno contestualizzati nella cultura dei tempi in cui sono stati scritti.

Occorre unire tutti i più alti insegnamenti di tutte le più grandi tradizioni sapienziali e come i grandi mistici aspirare a una spiritualità laica, filosofica, non dogmatica, che non pretenda di imporsi come unica Via.

Una spiritualità radicale che sappia cogliere ciò che è universale in ogni esperienza specifica. Una spiritualità che si rivolge a chi non si riconosce in un cristianesimo istituzionale ma si ispira a una coscienza cristiana più matura che vuole rendersi indipendente rispetto alla sovra istituzionalizzazione del cristianesimo ufficiale.

In aprile è intervenuto per la seconda volta Davide Ferrari per presentare il suo ultimo libro di poesie dialettali Tutte le rose con le sue ottime capacità di attore, colto, raffinato, empatico, semplice e accessibile.

Preceduto dall’esauriente recensione dell’amico Minella dei suoi volumi autobiografici, in maggio Mario Chinello, ex sindaco comunista di Borgo Ticino (Novara), ha sintetizzato la sua lunga vita di immigrato dal Veneto in Piemonte, del passaggio da contadino a operaio, da artigiano a imprenditore, da sindacalista a politico impegnato nel sociale.

In giugno è stato proiettato il docufilm Tre case, con cui la regista Anna Recalde ha documentato tre luoghi del cuore della sottoscritta: Valmarchirolo, Pavia e Vallecrosia.

In ottobre, per continuare il filone scelto di vita e morte del programma culturale della Socrem, si è trattato il tema “L’arte come esperienza più profonda della realtà e come risorsa terapeutica nella gestione dei lutti, delle perdite, dei conflitti”.

Sono intervenuti con un folto pubblico: Luciano Bernard, medico e musicista che ha sottolineato l’influenza della musica dal corpo alla mente, Walter Minella che in qualità di filosofo e scrittore ha fornito diversi esempi di “musica e conoscenza”, Francesca Stramesi che in qualità di psichiatra del servizio ASST ha dimostrato che si può “curare con l’arte”.

In novembre Selene Zorzi, teologa, docente di filosofia e coach e Fausta Degani, psicoterapeuta, hanno affrontato il tema “cosa resta del dolore, La Sapienza femminile tra razionalità ed emotività”.

In dicembre la teologa Cristina Simonelli.

Articolo di Marta Ghezzi, tratto da “Il ponte”, aprile 2023